Quest'oggi il mondo della moda ha perso un grande stilista, se ne va all'età di 98 anni lo stilista francese Pierre Cardin, con le sue creazione ha cambiato e scandito la storia del costume e della moda. Partendo dal completo nero con collo alla coreana dei Beatles ai mini abiti con zip o oblò che celebrano la libertà della donna, sono solo alcune delle invenzioni futuristiche di Pierre Cardin.
Pierre Cardin era orgoglioso di essere “self-made man”. "Sono un bambino di periferia. Sono diventato Pierre Cardin - amava dire -. Se dovessi ricominciare, lo rifarei con grande entusiasmo". Ultimo nato in una famiglia di sette figli, ha iniziato a lavorare a 14 anni da un sarto a Saint-Etienne prima di entrare, nel 1944 a Parigi, nella famosa maison Paquin - dove ha disegnato i costumi e le maschere per il film “La bella e la bestia” (1946), di Jean Cocteau - per poi lavorare con Elsa Schiaparelli, la stilista parigina di origine italiana che annoverava tra i suoi amici Salvador Dalì e Alberto Giacometti.
È anche grazie a lui che è nato il prêt-à-porter. Pierre Cardin. Inoltre ha creato look per Salvador Dalì, La Bégum, Rita Hayworth o lo stesso Dior. E costumi per Mistinguett, Maurice Chevalier e più tardi Charlotte Rampling. Ma sorprende ancora di più con il suo lato avventuroso e iconoclasta. Nel 1960 è stato il primo stilista a lanciare una collezione di abbigliamento maschile: una grande sfilata, presentata da 250 studenti reclutati dalle università parigine. In parallelo lancia sulle passerelle della moda femminile la prima modella giapponese mai vista a Parigi: Hiroko Matsumoto, di cui si innamora. In questo modo apre la strada a una visione internazionale della moda.